L’Arnica montana (L.) è una pianta erbacea perenne della famiglia Compositae conosciuta come antinfiammatorio. Vive in Europa, ad altitudini medio-alte come dice il suo nome. Il tipo “montana” (sottospecie) vive in Europa centrale, Scandinavia e Balcani, da dove arriva la maggior parte del prodotto commercializzato; il tipo “atlantica” si sviluppa nel sud della Francia, in Spagna, Italia e in Portogallo. È coltivata anche in Cile. In Italia fiorisce all’inizio dell’estate con grossi fiori giallo-arancio particolarmente profumati e la si trova su Alpi e Appennini.
Proprietà dell’Arnica montana
L’Arnica montana è un antinfiammatorio naturale. Il principio attivo è concentrato nel fiore e, in misura minore, nei rizomi e radici. Si tratta di un fitocomplesso composto da elenalina, lattoni, polifenoli, tannini, cumarine, terpeni e altre molecole. Agisce favorendo due processi:
- attira verso la pelle il sangue degli strati più interni, infiammati, facilitando la fuoriuscita dai tessuti;
- inibisce le sostanze che provocano l’infiammazione.
Di conseguenza ai suddetti meccanismi anche il dolore si riduce. L’arnica è famosa anche per una discreta attività antimicrobica contro batteri e funghi della pelle.
Utilizzi dell’Arnica montana
Nella medicina tradizionale la Tintura di Arnica montana era considerata un rimedio omeopatico antinfiammatorio, battericida e cicatrizzante. Veniva usata su lividi, distorsioni, punture di insetti, ematomi, dolori muscolari e in alcuni casi di alopecia, con risultati tangibili. Tuttora pomate o gel a base di arnica sono un rimedio come antidolorifico da applicare distendendolo nella zona interessata all’infiammazione muscolare o articolare. L’assunzione orale di preparati erboristici è consentita sotto prescrizione del medico.
La Farmacopea europea (EP) ha confermato queste proprietà possedute dal fiore di Arnica montana, ricco di alcaloidi, ammine, flavonoidi (spinacetina, eupafolina, patuletina), carboidrati, oli essenziale (esteri di timolo e timolo), cumarine, resine, acidi fenolici, carotenoidi, terpenoidi e tannini.
Gli estratti sono usati in campo cosmetico per arricchire shampoo, lozioni per capelli, prodotti antiforfora e prodotti da bagno.
Precauzioni nell’utilizzo dell’Arnica montana
L’Arnica montana può essere usata solo esternamente. Non va ingerita; non si applica su pelle lesa o sulle mucose e i periodi di trattamento devono risultare limitati. Può provocare allergie nei soggetti sensibili.
Non ci sono particolari restrizioni per le donne in gravidanza e le madri in allattamento, ma è sempre bene consultare il proprio medico per verificare il caso specifico. Non mostra alcuna interazione con i farmaci.
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